RIFLESSI di Antonio Leotta
collezione Lunarionuovo
con prefazione di Mario Grasso
I contenuti della poesia di questa silloge d’esordio di Antonio Leotta sono dunque il puro diagramma dell’anima del suo autore. Un diario di sensazioni, emozioni, reazioni mantenuto nei canoni che esige l’optimum del codice letterario caro al canto lirico. (…) La metafora fa da regina lungo tutta la silloge ed è proprio in questo ricorrente segnale che trasferisce la parola nei luoghi del simbolo, o colora la locuzione di luccicori polivalenti, che la creatività viene esaltata per l’uso inventivo delle immagini che quasi per una scelta di coerenza concorrono a formare un corteo di rappresentazioni al centro delle quali il poeta continua a svolgere un arcobaleno di verità interiori con delicatezza che ne segna uno stile riconoscibile. (…) Concludiamo con un cenno alla perseverante agiatezza del vocabolario, alla parsimonia di locuzioni necrotizzate dall’uso, all’acribia nel mantenere alto il climax della comunicatività espressiva evitando gongorismi e stilemi reboanti. (…) (dalla pref. di M. Grasso).
Esaurito
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