In questa landa oscura e remota,
rossa e tetra della terra
vi mando il mio pensiero ramingo
che dunque la cultura sia fatta
per via retta, curva o traversa
nella latenza di questa linea connessa.
Sia a voi furtivo
il desiderio di fuggire
dalle classi virtuali
e dall’adempiere il vostro compito,
perché in quanto probabili portatori del futuro,
ahimè, ora alquanto incerto,
l’ultima speme ormai ci resta
che sperare nella vostra testa.
E cosi sia….
professoressa Di Bella