QUARESIMALE di Anna Vasta

SCRIVE PIERSANTI NELLA PREFAZIONE :”Sono percorsi da una inquieta, sofferta, ma anche “bacchica allegria” questi canti penitenziali di Anna Vasta, lontani da ogni vulgata poetica del nostro tempo (…). Un senso tutto “femminile” di rivolta (ma più tenace e forte d’ogni pretesa virilità) s’impone in queste pagine e le caratterizza, un invito alla ribellione contro ogni anche quello supremo: “disobbedite/ al Padre vostro / e nostro / che ne crea sorelle”…(…) sembra che il canto, carnascialesco o penitenziale, costituisca una delle pochissime possibilità di opporsi al Fato, senza viltà e senza iattanza così come era stato costume della ginestra leopardiana…