IO SPERIAMO CHE SONO MEDICO di Gioacchino Li Volsi
collana Sale d’attesa
ESILARANTI E TUTTAVIA VERI GLI EPISODI CHE IL DOTTORE LI VOLSI FA RIVIVERE TRA LE PAGINE DI QUESTO SUO RACCONTO COSTITUISCONO UNA GUIDA CHE DOVREBBE ESSERE CONSEGNATA A OGNI FRUITORE DI TESSERA SANITARIA AL MOMENTO DELLA SUA REGISTRAZIONE NELL’ANAGRAFE DEGLI ASSEGNATARI DI MEDICO CURANTE. IL DIVERTIMENTO CHE PROCURA LA LETTURA DI QUESTO LIBRO RISULTA LEGATO ALLA VITA QUOTIDIANA E LA RISPECCHIA CON PROFONDA PIETAS SENZA ALZARE LA VOCE ANZI CON SOMMESSA AFFABULAZIONE CONDITA DA QUELL’IRONIA CHE E’SALE E MEDICAMENTO PER LE STORTURE. E LE STORTURE NON SONO SOLO QUELLE DI CERTE PRETESE DEI PAZIENTI DI UN MEDICO “PAZIENTE”, LE STORTURE PROVENGONO IN GRAN PARTE DALLA BUROCRATIZZAZIONE DELLA MISSIONE DEL MEDICO. QUESTI VIENE COSTRETTO AD ADEMPIMENTI CHE NULLA HANNO DA CHE DIVIDERE CON LA PROFESSIONE ANZI DALLA PROFESSIONE DISTRAGGONO FINO A ESTRANEARE E A FAR DUBITARE IL MEDICO STESSO SULLA PROPRIA MISSIONE COME SCELTA DI COSCIENZA E NON COME LA CECITA’DI TANTA LEGISLAZIONE SANITARIA GLI IMPONE DALL’ALTO. UN RACCONTO QUESTO “IO SPERIAMO CHE SONO MEDICO” CHE LASCIA NEI LETTORI UNA PRESA DI COSCIENZA IN PARI MISURA DEL DIVERTIMENTO CHE PROCURA ATTRAVERSO LA ESPOSIZIONE DEL GROTTESCO DI CERTE SITUAZIONI NELLE QUALE FORSE ANCHE TANTI DI NOI LETTORI CI SIAMO TROVATI COSCIENTEMENTE O INCOSCIENTEMENTE.
Esaurito
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