IL VERBO INFINITO di Giuseppe Carracchia

collana Centovele

iL VERBO INFINITO è una raccolta di poesie caratterizzata da un’intensa ricerca lirica mirata ad una semplicità che, aborrendo la banalità, non rifugge la profondità delle cose, bensì la capovolge superando certa oscurità ermetica o decadentista e approdando ad un diverso approccio alla realtà e alla scrittura. L’opera è suddivisa in sette sezioni, tutte intitolate con un verbo all’infinito: Fiorire, Esistere, Amare, Riposare, Sbendare, Condividere, Vivere. Ogni sezione è semanticamente incentrata sul titolo. Quello della silloge si riferisce alla citazione biblica che viene ripresa a metà della raccolta e rimaneggiata: “in principio fu il verbo, infinito…”. L’impersonale universalità del “verbo infinito” come concetto, ma anche come categoria grammaticale, e la particolarità semantica ed etimologica di alcuni verbi, sono serviti da collante per tutta l’opera. Aldilà del dato grammaticale, l’Infinito qui considerato non si pone esclusivamente, in un’etimologia personale, come un “oltre il finito” o meglio come un “non-finito”, bensì prevalentemente come un in-finito (In principio fu il verbo, infinito dicono: amato/nerbo vitale, dalla carne nato, divenuto tale./Sia il tuo verbo aria/ che s’incide nella carne./Ma non solo aria./Non solo carne.). SI TENGA PRESENTE CHE L’EDIZIONE DELLA SILLOGE “il verbo infinito” E’DI 250 COPIE NUMERATE E AUTOGRAFATE DALL’AUTORE. Giuseppe Carracchia, nato nel 1988, risiede attualmente in Sicilia. Prima di questa “Il verbo infinito”Ha pubblicato due sillogi di poesia: Pensieri notturni (2005) e Anime vagabonde (2007) .

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