I PECCATI DI RETENA (di Maria Schepis)

anno: 2021
pagg. 186

ISBN:978-88-6282-253-4

Maria Schepis torna con il suo secondo romanzo, dopo la pubblicazione di Un’invisibile barriera. Una storia da leggere tra le righe, come un ottimo rimedio per smuovere la coscienza umana e abbassare la maschera pirandelliana, insita in ciascuno di noi. Ciò è possibile farlo attraverso il linguaggio semplice e originale dell’autrice, che sembra quasi attratta dal voler giocare con la lingua italiana attraverso contaminazioni linguistiche appartenenti ad un altro tempo, così da trasportarci contemporaneamente nel passato e farci restare nel presente. Retena è il luogo che fa da sfondo alla vicenda, un antico borgo dove mare e terra si incontrano e il tempo pare essersi fermato. Un tempo scandito da riti, portati avanti da secoli, che hanno come protagonista Santa Cecilia, protettrice del piccolo centro e unico credo e conforto degli abitanti. un palcoscenico, quello di Retena, in cui prendono vita le storie di Santo, uomo avido di potere, Clara ed Ettore, padroni del regno retenese. Storie, attorno alle quali vertono quelle di tutti gli altri cittadini, vittime di tradimenti, complotti e inganni, ma soprattutto pedine innocenti nel gioco della loro sfarzosa, seppure triste vita. Quella in cui, i vizi restano privati e le virtù sono rese pubbliche. Il mercato diventa la nuova cattedrale, non è più la parola di Dio ad essere diffusa ma quella del popolo. tutti chiacchierano e sono chiacchierati. Esistono ancora, però, degli scenari in cui è viva la speranza. sono quelli in cui fanno passaggio le vite di Angela, donna libera e indipendente. quella di Giovanna, una parrucchiera che crede nella bellezza interiore, e non solo in quella di un bel taglio e acconciatura, che con molta probabilità avrebbe fatto meglio a darsi alla psicologia, perché brava a rubare i pensieri altrui. e quella di Elena, in cui la voglia e la forza di restare permane, nonostante il gelo abbia finito per abitarla. e infine quella di Nadia, medico, che come tutte le altre donne paga il prezzo di aver riposto fiducia nell’uomo sbagliato. Un imprevisto meteorologico però, mette a dura prova la vita fisica e mentale dei tre padroni, che per qualche momento, afflitti da opprimenti pensieri, cominciano a desiderare essere ciò che non sono mai stati. La Schepis è capace di scegliere, con cura, aspetti caratteriali e sprazzi di vita dei suoi personaggi per raccontarci il mondo, di allora e di ora. un teatro di scene, che s’interrompono, per indagare la condizione del personaggio che lo ha abitato, lo abita e lo abiterà.  

(Catherine Vàccaro)

In Copertina: Autoritratto ideale – di Graziella Parlagreco

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