DAMMI CARTA E PENSA di Emanuele Fiore
Collana Lunarionuovo
con prefazione di Mario Grasso
pagg.88
anno 2019
(…) Le sorprese in questo libro sono nascoste tra un cortocircuito e l’altro del gioco fonosemantico che Emanuele Fiore brevetta. Poesia quasi scheda d’identità dei nostri giorni di astanti-assenti, e ipocrisie. Fulminanti metafore che la grazia della poesia colora di affabilità e delicatezza letteraria. (…)
(…) Cerca complici perché è Letteratura la chiave di volta di tutta la silloge, la Letteratura in veste di cerimonia tutta ludica e di una originalità che esige ricerca di sodali disposti a intrattenersi fino a partecipare e lasciarsi allenare al gioco del cambio di vocali o di consonanti, al massacro delle locuzioni usurate, impiccate a confronto con sostituzioni che le deridono: “Niente è come sempre”; “L’eterno al lotto”; “Minuto in un secondo”. A occasioni dove viene mimato un refuso che non c’è: “È qui distante”. Il palleggiare con la stessa parola nelle sue diverse accezioni in dipendenza degli accenti: “L’ascia lascia la scia”. E questo come regola quasi costante con i titoli, quasi altrettanti aperitivi per le sontuose portate di innovazioni condotte con magistrale abilità e padronanza di significati e significanti. (…)
(dalla pref. di M. Grasso)
Esaurito
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