Anno DCXCI. Ab urbe condita (di Alfio Siracusano)
romanzo
sottotitolo: 63 a. C. Catilina deve morire
Collana Nuove Tressule
pagg.241
2019
La lotta per il potere non ha mutato stile dal tempo dei tempi, fino ad oggi. Sono cambiati solo i nomi dei protagonisti e le modalità “tecniche” del loro agire. Da un lato chi detiene i mezzi e economici e dunque il potere, dall’altro chi rivendica diritti che gli vengono negati. Fu così ai tempi dei Gracchi, di Catilina e Cicerone, così è oggi con la grande finanza che spoglia una parte dell’umanità.
Intrecciando Storia e finzione narrativa, l’autore ha ricostruito in forma romanzata l’ultimo tentativo di Catilina di essere eletto console di Roma, tra brogli e palese violazioni delle leggi di garanzia, rovesciando il cliché tradizionale che vedeva Catilina come il nemico della patria.
Ne viene fuori uno spaccato impietoso della politica e dell’esercizio del potere.
Esaurito
Esaurito
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