SPARSE DISARMONICHE di Antonino Contiliano
collana Lunarionuovo
prefazione di Marco Palladini
anno 2022
pagg.146
Antonino Contiliano non è un poeta uso a nascondersi, aduso a celarsi dietro lambiccate metafore o astratte perifrasi, lui è un autore di mai rinnegata matrice marxista e comunista. Un autore combattente, epperò eterodosso che combina un evidente post-brechtismo con un postmodernismo linguistico estrosamente sperimentale. Talché l’intonazione civile e politica del suo poetare non assume mai una veste didascalica o pedagogica, mette semmai in campo dispositivi plurisemantici e mistilingue che vogliono configurare una controvisione rispetto alla narrazione sistemica-capitalistica dominante. La sua è una scrittura materialista bifronte o ancipite che dir piaccia: tanto materialista è la sua prospettiva ideale-ideologica, quanto materialista è il suo maneggiare i materiali verbali per produrre cortocircuiti di senso e di paratassi segnica. Contiliano intende pure rispecchiare il caos della realtà, le schegge del caotico mondo attuale che si riversano nei suoi versi e fluiscono attraverso un disordine che è però una calibrata manutenzione della lingua. (…) (dalla prefazione di M. Palladini).
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