FINISTORIAE di Annalisa Montironi

Ha scritto Salvatore Scalia nella prefazione: “Siamo agli antipodi della pesante eredità che ci ha lasciato Lampedusa con il monumento innalzato alla magnificienza dell’aristocrazia, persino all’inerzia e alla nobile noncuranza con cui sprecava vite, feudi e patrimoni(…) Finistoriae costituisce un abile tentativo di riequilibrare il gioco, di ribaltare l’incidenza del romanzo di Lampedusa sulle coscienze. Il senso della fine non sprofonda nella letteratura della nostalgia, ma diventa stimolo all’autoanalisi, impulso a scrutare fino in fondo nello specchio(…) perché l’espiazione si compia bisogna accettare se stessi e il proprio passato.(…)”