Descrizione
Il bolo cui allude Renata Governali in questa sua nuova coinvolgente opera letteraria bisognerà leggerlo nella sua accezione di grossa pillola, del genere che i veterinari confezionano per buoi, asini e cavalli. Una pillola che gli umani non potranno inghiottire. Un bolo che attinge al significato originario nel greco bolos e poi bolus nel latino tardo. Non un ordinario bolo alimentare, boccone di cibo masticato e insalivato, ma quello che troviamo nel vocabolario dell’italiano col secondo significato di pozione che non sarà inghiottita a causa delle sue dimensioni.
Una grandiosa metafora della nostra inferma attualità, (…) “Bolo descrive, collocata in un lungo arco di tempo, l’evoluzione dei personaggi: la quotidianità, il sentire, le sofferenze, le esaltazioni, gli apprendimenti, le luci e le ombre che abitano l’animo umano, le dinamiche, gli scontri, i giochi di potere. Una storia paradigmatica dell’epoca che stiamo vivendo”. (dalla nota editoriale di Mario Grasso).
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