A lungo negli ambienti letterari si è discusso (e si continua a farlo) delle peculiarità squisitamente siciliane in seno alla scrittura creativa, e dei primati che vanta l’isola a partire dalla Scuola Poetica Siciliana di Federico Secondo di Svevia, in tal caso in veste di mecenate e poeta a sua volta, per passare dalla tesi secondo cui la Letteratura italiana dall’unità nazionale alla prima metà del secolo scorso si reggerebbe quasi esclusivamente proprio su autori siciliani. In epoca più recente, memori della storia ma lungi dal voler rivendicare primati contemporanei o tantomeno disconoscere quelli che non ci appartengono, è emersa una seconda tesi, circoscritta questa ai confini geografici regionali e di cui presto potremo leggerne i particolari in un libro in attesa di stampa. Sembrerebbe che alcuni luoghi più di altri, per ragioni che interesseranno studiosi di ogni ambito disciplinare, favorirebbero i natali di uomini e donne dall’ingegno particolarmente brillante tanto da finire per distinguersi in vita, nel bene e nel male.

Sotto l’egida del suo fondatore e direttore, da tempo Lunarionuovo (coadiuvata dalla casa editrice dal programmatico nome di Prova d’Autore) non trascura questo misterioso dato al momento di interessarsi con passione e professionalità scientifica agli scrittori della Trinacria. Sin dai primordi della sua attività, il fine è stato lo studio e il ricordo, nonché la scoperta, di chi, noto e meno noto, ha prodotto opere meritevoli. Da questi moventi, per esempio, nacque l’operazione culturale culminata nel 2001 con la pubblicazione del volume “Volti e pagine di Sicilia”, raccolta di schede critiche redatte da una commissione di studiosi sugli autori siciliani vissuti tra i primi decenni del XIX secolo e la seconda metà del XX, da Verga a Camilleri, dedicando dunque una sezione finale ai contemporanei di allora.

A distanza di quasi un decennio, a dispetto di un XXI secolo sempre meno interessato alla Letteratura, specialmente se inadatta a una trasposizione da cinema hollywoodiano, l’attività di sostegno, scoperta, riscoperta e promozione non si è mai interrotta. Le vecchie generazioni non hanno abbandonato il mestiere di scrivere, mentre le nuove lo hanno accolto, ognuno a proprio modo e con propria cifra stilistica. In particolare, un dato che tiene viva la fiamma della fiducia, in un’epoca di ponti che crollano e muri che si alzano, è la sopravvivenza della poesia.

E specificatamente alla poesia e ai contemporanei si rivolge una iniziativa editoriale e culturale senza precedenti in Italia, promossa da Prova d’Autore e rappresentata dalla redazione di una crestomazia della produzione poetica siciliana edita e inedita di autori in vita e operanti (a eccezione della recentissimamente scomparsa Luisa Trenta Musso), dal titolo “POETI IN e DI SICILIA”. È un libro che si propone di far da documento del nostro panorama letterario attuale (e dell’epoca stessa se è vero che, per dirla con Bo, la letteratura parla della vita).

La raccolta comprende per ogni autore una breve scheda critica, una nota bio-bibliografica e una scelta di poesie. A cura di Mario Grasso e con una prolusione introduttiva di Gaetano Vincenzo Vicari, un’iniziativa di questo tipo vede un precedente a cura dello stesso Grasso in altra epoca e altro luogo, negli anni della sua operatività nei paesi sovietici dei tempi di Gorbaciov e della glasnost, quando nel 1987 usciva “Realismi a cupole d’oro”, sui poeti allora contemporanei russi e delle repubbliche autonome. Quei due volumi, oggi, sono documento storico per gli studiosi della Letteratura russa. Tra l’altro, il primo inaugurò allora la collana “Lunarionuovo”, nata qualche anno dopo la rivista omonima che da allora procedette autonomamente.

La spinta alla scoperta e alla promozione, dunque, non è nuova ma non è invecchiata, nella redazione di Lunarionuovo e nel suo instancabile direttore, capace di fiutare il talento anche quando e dove nessun altro s’accorge. Accade, così, che inaspettatamente qualcuno, intravisto nella penombra dell’anonimato e dell’ordinarietà, venga illuminato, tirato fuori e aiutato a spiegare le proprie ali in un ambiente più spazioso, tale da consentire l’estensione che la propria natura concede. Per tale ragione si è deciso che, accanto a nomi di autori noti ed esperienti come Maria Gabriella Canfarelli, Angelo Maugeri, Renato Pennisi, Tommaso Romano e Sara Smigòro, comparissero otto esordienti (Maria Bucolo, Ivana Castello, Mario Condorelli, Massimiliano Di Paola, Rosa Paola Maiolo, Ada Nicolosi, Francesco Nicolosi Fazio e Claudia Russo). Tra i nomi presi in carico, dunque assolutamente inediti poeticamente, potrete notare come volti nuovi nel più esteso panorama letterario compaiano accanto a chi è già da tempo conosciuto sotto altre spoglie, attraverso la narrativa (sono i casi di Bucolo, Condorelli e Nicolosi Fazio).

(… CONTINUERA’ PROSSIMAMENTE SU WWW.LUNARIONUOVO.IT)

Giulia Sottile