LO SCONFORTO È OMBRA

Vedevo ombre e alberi piagati

nel parco chiuso

con catenaccio gotico

ossidato

simbolo e prassi.

Volevo entrare e dirlo con carezze

agli alberi il mio affetto

alle cortecce e lor silenti cellule

gemelle con l’umano cervello;

volevo dirlo quanto consapevole

ma il parco era chiuso

e mi fa onda

quel catenaccio gotico ossidato

gli alberi piagati e i moncherini

protesi al cielo come a invocarlo

contro ogni scure di violenza umana.

Ma lo sconforto è ombra

Infatti

ombre vedevo e alberi piagati.

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DIVIETO DI SOSTA E DI SORVOLO

Passaporti alle gru, folaghe, tordi

volatili creature beccakiwi

ospiti abusivi

clandestini, migranti a scampa inverni

invasori di alberi e lagune

per fortuna prede di reti

e caccia nei divieti

voi siete una macchia sulla legge

è finita la pacchia!

ora chi regge vi chiude il cielo

vi impone passaporti o altri destini

il ministro Salvini

taglio di ali e chiusi porti e porte

alle vostre invadenze galeotte

quaglie che quella volta foste

manna

vi abbiamo ora sgamato

clandestine piumate mine vaganti

o i passaporti o… tutti alla macchia

è finita la pacchia!

Sara Smigòro