Formidabile scoperta del CTS, Comitato Teologico Simbolico.

Si perde nella notte dei tempi l’ideazione del Green Pass. Gli antichi romani già ne facevano largo uso, ecco il motivo della mancanza di una legge per l’introduzione, norma che fu approvata molto più di duemila anni or sono. Ciò è stato acclarato grazie ad una scoperta di un celeberrimo  epidemiologo/immaginettologo, che studia la diffusione del virus tramite le immaginette, Francesco Nicolosi Fazio (un omonimo, anche nel Codice fiscale) che, grazie ad una ricerca appaltata ad un ingegnere Capo siciliano, ha trovato la primissima immagine de la Madonna, la stessa di quella che ritrasse san Luca, quando Ella si recò nella grotta di Betlemme, grazie al tampone negativo.

Nel medioevo la stessa immagine (nella foto) fu esattamente ripresa da Antonello da Messina, completa di Te-le-pass, come sino al rinascimento era chiamato il documento. Purtroppo l’opera scorretta di un restauratore del seicento tolse dal quadro il documento esibito da Maria. Il secolo successivo si scoprì che il restauratore truffaldino era un No-vax. Agì come nella Cappella Sistina.

Ma a nulla sarebbe valsa tutta la ricerca, lunga quasi duemila anni, se non fosse stata approvata dal CTS, che ormai approva anche la distribuzione dei posti auto nelle aree condominali. Il Comitato Teologico Simbolico (finalmente svelato l’acronimo!) ha decretato con un decretino l’evidenza dell’esistenza e dell’esigenza dello strumento storico-amministrativo. Difatti il quadro non rappresenta, come erroneamente si crede, “L’Annunciazione” ma è in realtà è “La Validazione di Maria”. Il lombardo Locatelli ha commentato: “Abbiamo il Green Pass de la Madona!” Gli italiani si rivolgeranno a Lei per fare in modo che, oltre le terze dosi, i circa dieci milioni di giovani, che non hanno  l’obbligo di vaccinazione, possano farlo in venti giorni, per adeguarsi al sotterfugio del sacro documento…

                                                                                  Francesco Nicolosi Fazio