Forse era meglio il “Porcellum”.
Ai tempi del CAF (Craxi, Andreotti, Forlani) questi aveva due “paggi” al seguito: Casini e Follini. Dei due dicevano: uno è bello, l’altro è intelligente. Quello bello era (è) Casini. Questo vecchio politicante ha suggellato la fine del governo Draghi e della legislatura. La sua mozione ha costretto alla “non fiducia” contemporaneamente: 5 Stelle, Lega e Forza Italia. Ciò perché, stupidamente, invitava a proseguire il governo Draghi, con una maggioranza ormai inesistente. La scelta di Draghi di porre la fiducia sulla mozione Casini è sembrato un grave errore, forse voluto. Ma prima di Casini (porcata voluta?) anche Conte ha fatto la sua “porca figura” (c/o porc. Di Majo), innescando una crisi che non poteva avere sbocco alcuno se non quello ottenuto. Alla fine Salvini ha fatto la sua (di porcata), risparmiandosi di andare al lido per far cadere il governo. L’unico politico ad avere un interesse privato nella caduta di Draghi è l’attuale ras della Lega: ha salvato la sua leadership, ha rinsaldato il centro destra, ma soprattutto ha demolito Giorgetti, il più filo-governativo nella Lega. La leggerezza dei tre fa pensare ai “Tre porcellini”, soltanto che il lupo sbranerà gli italiani.
A proposito di suini sorge il dubbio che, in questa elezione, sarebbe forse stato meglio votare con il “porcellum”. Stante che vincerà il centro destra, sarebbe stato utile sapere chi è il capo della coalizione, decisione preventiva imposta proprio dal “porcellum”. Ma anche dal punto di vista del risultato la c.d. Legge Calderoli dava un vero vincitore, determinando un numero di seggi, per la coalizione più forte, in percentuale pari a quasi il doppio di quella dei voti presi. Difatti proprio la passata legislatura, del tutto ingovernabile, è stata eletta con l’attuale legge Rosato, politico oggi di I.V. (Italia Viva), acronimo che ricorda Italia dei Valori (?), perduti. Forse per sempre.
Francesco Nicolosi Fazio