NOTE A COMMENTO DELLE DIRETTIVE GENERALI NUOVO P.R.G. CATANIA 

Premessa storico-geografica

Prima di analizzare i contenuti delle direttive del PRG di cui alla delibera G.M. N. 17 del 27/02/19, si ritiene opportuno accennare la presente premessa, che è indispensabile per interpretare il seguito, reso come una analisi puntuale, prodotta al fine di poter contribuire al futuro della città di Catania. Una analisi  storico-geografica dovrebbe essere resa per determinare lo spirito e la linea politica che guidano le direttive analizzate, preliminari alla programmazione. In ogni caso,  quel che segue, premessa compresa, è uno stimolo al dibattito che si terrà in Consiglio Comunale.

 

La Sicilia è un ponte naturale tra l’Africa  e l’Europa e, in parte, tra quest’ultima e l’Asia. Nei millenni i popoli dei tre continenti si cono incontrati, quasi sempre pacificamente, nella nostra regione che si è enormemente arricchita dall’incontro delle culture mediterranee. Se guardiamo la Sicilia, l’isola ha una forma come di una mano protesa nel Mediterraneo e la città di Catania occupa il punto nevralgico dell’Isola. Difatti le popolazioni che hanno raggiunto per prime la Sicilia sono sbarcate nell’attuale Piana di Catania e sono entrate nell’isola seguendo i fiumi che qui confluiscono.

Come diceva il geografo zarista Vernadsky: “Possiamo cambiare la storia, ma non possiamo cambiare la geografia!” La (ormai) residua apertura mentale della nostra città nasce anche dalle condizioni geografiche di reali “orizzonti aperti” che hanno influenzato la storia e la cultura di Catania. Cultura che è un elemento essenziale del nostro patrimonio, sia per l’enorme e secolare tradizione universitaria, che per la ancor più antica e vasta tradizione, culturale ed artistica, che include anche la cultura religiosa, Sant’Agata in primis.

Il piano regolatore deve stabilire il modello di città che si vuole ottenere. Un “modello di sviluppo” che deve essere, innanzitutto, un modello di identità culturale, che risponda alla semplice domanda: “Quale città vorremmo noi catanesi?” La sintesi sarà politica, su questa sintesi poi viene il lavoro dei tecnici, che comunque non possono esimersi di analizzare i fenomeni storici, sociologici ed economici che influenzano lo sviluppo delle città. Pertanto le tre figure: dello Storico, del Sociologo e dell’Economista, dovrebbero supportare i tecnici nella redazione del PRG.

Ma è altrettanto indispensabile un (veramente) ampio dibattito che coinvolga tutta Catania, fin dentro le scuole, perché, dopo cinquanta (50!) anni di “ibernazione” urbanistica, è doveroso partecipare veramente al dibattito; partecipare, vocabolo ancora non scomparso dai dizionari.

Nel seguito le note in essere sono rese col procedere della Relazione e delle Direttive generali sul PRG (nel seguito sintetizzate con “direttive”) secondo numerazione, citando i paragrafi che offrono concreti spunti.

Si è data particolare attenzione anche ai dati iniziali perché, come ci insegna la scienza: dati errati = risultato sbagliato.

Dott. ing. Francesco Nicolosi Fazio