Qualcuno riscrive la storia a misura dei propri portafogli e deliri di onnipotenza dimenticano obiettività suscitando ridicolo.

Cartine geografiche spiattellate sui tavoli con bandierine richiamano i conquistadores e il retrogusto non è poi tanto distante dall’essenza che pregna i moti falsamente umanitari di chi chiede la pace impugnando il fucile.

E va bene chiudere un occhio sulle traballanti alleanze di pastafrolla che tanto giovano alla diplomazia, in casa come in terra straniera – ne siamo ormai avvezzi – in fondo il pericoloso detto “il fine giustifica i mezzi” diviene tollerabile quando in gioco c’è la vita. Non va bene però il nonsense, il delirio che forse coglie alla sprovvista qualcuno che, come me, continua a rimanere ingenuo davanti alla devastazione, o qualcuno che ingenuo non lo è più ma non per questo intende rinunciare al sogno “reale” della pace imparentata con la logica.

Non ci sono nomi, non ci sono bandiere, non ci sono religioni né sesso. Qui il protagonista del paradosso è semplicemente l’uomo. Quello che nel ventunesimo secolo crede di prender per i fondelli se stesso.

Mani in alto, questa è una missione di pace!

Qualcuno soffermandosi forse avrebbe da commentare solo con un’espressione corrucciata. “Ci vuole più denaro, per portare la pace ci servono più armi, non possiamo mica far tutto da soli!”. Altra espressione instupidita. Non che sia realtà nascente, nulla di nuovo sotto il cielo. Eppure… davvero nulla cambia? Ma allora perché continuiamo a riempirci la bocca della parola evoluzione?

Ed è l’ennesimo paradosso che s’inserisce non in questa terra ma in questo mondo, dove c’è un uomo-random – e tale è il suo verbo – che sostiene che per far ripartire l’Italia bisogna bloccarla (giungendo persino a paragonare la sua “rivoluzionaria” irruzione alle Cinque Giornate di Milano!), mondo dove si vuole la pace ma si porta la guerra, la si rivendica ma le fabbriche di armi restano aperte e gli affari sono floridi – è lo spaccio della marijuana ad essere bandito, sono gli omosessuali ad essere temuti – mondo dove si vuole democrazia ma si porta contemporaneo mascherato colonialismo – ancora i conquistadores – mondo dove si vuole la botte piena e la moglie ubriaca. O la botte ubriaca e la moglie piena, in fondo – con questo caos – può far lo stesso.

(Giulia Sottile)